Idrosemina

L’idrosemina è una particolare tecnica di semina che consiste nell’aspersione ad alta pressione di una miscela composta da acqua, sementi, sostanza organica, collanti e fertilizzanti per mezzo di speciali macchine dette idroseminatrici.

È un metodo molto impiegato in ingegneria naturalistica per inerbire superfici difficilmente raggiungibili con i normali mezzi agricoli: scarpate (anche con pendenze superiori all’80%), piste da sci, recupero di cave e discariche. Si adatta altresì alla semina di aree estensive come campi da calcio, golf e grandi aree

pubbliche, garantendo un più rapido insediamento del prato ed una elevata omogeneità di copertura del suolo.

La scelta dei componenti della miscela per l’idrosemina varia a seconda delle esigenze e delle condizioni delle superfici da inerbire: esposizione, natura del terreno, altitudine e pendenza. In particolare, per quanto riguarda le sementi, si impiegano dei miscugli di sementi adatti alla località e alla finalità dell’inerbimento, solitamente con un adeguato rapporto fra specie graminacee e leguminose, per ottimizzare l’insediamento iniziale e la successiva capacità radicante ed anti-erosiva.

I vantaggi dell’idrosemina:

  • Rapidità di esecuzione della copertura su ampie superfici e su terreni grossolani, poco preparati o soggetti ad erosione.
  • Rapida germinazione e radicazione, grazie al substrato dentro cui il seme è immerso: le fibre organiche permettono di trattenere l’umidità ed evitare il dilavamento dei semi dovuti allo scorrimento dell’acqua; i fertilizzanti stimolano la rapida crescita e la conseguente stabilizzazione del suolo contro l’erosione.
  • Ampia gamma di applicazioni e flessibilità di utilizzo.